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FOGU ANTIGU: il falò di Sant'Efisio

Si pensa sempre che i fuochi di Sant'Antonio aprano il Carnevale Sardo, ma in pochi sanno che il primo falò che si tiene in Sardegna, dopo le feste natalizie e prima del Carnevale è quello di Tramatza in onore di Sant'Efisio.

Ogni anno il 14 Gennaio a Tramatza si tiene il falò e il 15 è la giornata dedicata al santo.

Questa festa ha origini antiche e molto sentite dalla popolazione, si inizia una settimana prima con il taglio della legna, nel bosco di Paulilatino.

Alla raccolta della legna partecipano tutti, sia i giovani che gli anziani, è un momento di condivisione, di unione e fatica verso un obbiettivo comune.

Sant'Efisio nacque ad Elia, alle porte di Antiochia in Asia, nel 250 D.C. da madre pagana e padre cristiano; dopo la morte del padre, Efisio si arruolò nell'esercito imperiale, perseguitando i cristiani per ordine di Diocleziano.

Secondo la tradizione, quando si trasferì in Italia, una notte tra le nuvole gli apparve una croce e la voce di Dio che lo rimproverò per i suoi gesti; dopo questo fatto si convertì al Cristianesimo, facendosi battezzare a Gaeta.

Avendo saputo che in Sardegna il paganesimo era ancora molto diffuso, decise di recarsi per portare il cristianesimo, scrivendo persino una lettera da Cagliari a Diocleziano, che allibito lo condannò a morte.

Venne imprigionato e crudelmente torturato e proprio in quel memento avvenne il miracolo, le sue ferite si curavano da sole e scomparivano piano piano!

Efisio fu infine messo al patibolo il 15 Gennaio del 303 a Nora.


Sant'Efisio viene ricordato in Sardegna ancora ai giorni nostri, sia il 15 Gennaio, in corrispondenza della data della sua morte, per esempio a Tramatza con il falò e il 1 Maggio a Cagliari, quando la statua del santo viene portata in processione sino a Nora.

Torniamo a noi, i Tramatzesi dopo aver raccolto la legna, la caricano nei carrelli e si dirigono finalmente verso il paese dove ad attenderli c'è il resto della popolazione in fermento, questo è un momento magico, chi arriva dal monte è fiero e orgoglioso di ciò che ha raccolto per la comunità.

Anticamente si restava persino a dormire al monte, perché non c'erano le macchine o i trattori, ma si andava con i buoi, che venivano ornati con vegetazione spontanea e arance infilzate nelle corna, ed una volta arrivati al paese, Sa Priorissa assistita da Is Massaias consegnava Is Panderas, agli occupanti del carro, per finire di addobbare i carri.

A questo punto inizia l'asta de Su Strumbu, una scettro adornato con fiori che verrà consegnato al nuovo presidente, ma come si elegge ?

Nella Piazza dei Caduti i membri del comitato danno il via all'asta, puntando brocche di vernaccia, urlando l'offerta e brindando, con appunto vernaccia, bevendo da una brocca posizionata al centro, con un particolare bicchierino attaccato ad un asta; chi ne offre di più si aggiudica Su Strumbu, diventando quindi il presidente che dovrà organizzare la festa dell'anno successivo.

Le brocche di vernaccia offerte durante l'asta serviranno poi per essere offerte alla popolazione durante la festa.

Dopo l'asta inizia la sfilata per il paese, condotta dall'aggiudicatario de Su Strumbu, che si conclude nella Piazza di Sant'Efisio, dove si scarica la legna, che nei giorni a seguire si sistema per creare un grande falò.

Il giorno dopo l'asta il presidente uscente consegnerà la bandiera al nuovo presidente.

Arriviamo quindi al 14 Gennaio, vigilia della festa e giorno in cui avviene il falò; si parte con una processione, dove la popolazione accompagna il presidente a casa del sacerdote e insieme, in un unico corteo si raggiunge la piazza; da qualche anno i Tamburini e i Trombettieri della Sartiglia di Oristano accompagnano a ritmo la processione, rendendola ancora più solenne ed emozionante.

I membri del comitato circondano il falò, dandogli vita, il parroco da la benedizione e la festa ha inizio!

Attorno al falò, che continuerà a bruciare per tutta la notte, si festeggia cantando, ballando, brindando con la vernaccia offerta ma anche mangiando, grazie ad un gemellaggio recente con gli abitanti di Cesenatico, che per l'occasione offrono piatti a base di pesce.

Il 15 Gennaio la festa termina con la processione in onore di Sant'Efisio, dove si sfila per le vie del paese, con abiti tradizionali e la statua del santo portata come da tradizione dai buoi.

E' bello vedere dopo così tanti anni come la popolazione sia ancora legata al santo, ma soprattutto come questa festa si sia tramandata di generazioni in generazioni.

 




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